Il rispetto per l’ambiente

IMG_0694L’impatto che gli edifici hanno sull’ambiente, in tutte le fasi di progettazione, costruzione ed esercizio, é enorme: in Europa gli edifici sono responsabili di circa il 40% del consumo di energia primaria complessiva.

E’ per questo che il nuovo ospedale Neuromed è fortemente orientato a criteri di sostenibilità ambientale in modo da minimizzare o eliminare del tutto gli impatti ambientali negativi. Scelte consapevoli in termini di pratiche progettuali, costruttive e di esercizio, vengono quindi adottate per ottenere una completa armonizzazione con il territorio circostante, un alto livello di efficienza energetica e, non meno importante, una elevata qualità nella vivibilità e fruibilità degli ambienti, sia per i pazienti che per il personale.

Le leve sulle quali si è agito per mettere a punto un ospedale “eco-sostenibile sono:

  • Risparmio energetico e gestione intelligente dei rifiutiIMG_0550
  • Raccolta differenziata e forme di mobilità di dipendenti, pazienti e famigliari
  • Materiali utilizzati, “acquisti verdi”, materiali di uso quotidiano (con messa al bando del maggior numero di oggetti contenenti PVC, presente in molti materiali in plastica usati in ospedale, dai contenitori ai guanti di lattice fino ai materiali delle pavimentazioni)
  • Illuminazione naturale e coibentazione (per trattenere il calore del riscaldamento nei mesi più freddi)
  • Scelta di fonti rinnovabili
  • Bioedilizia, il verde attorno alla struttura, filtri di impianti di aerazione, pavimenti, elementi di arredo con proprietà anti-inquinanti, antibatterici e autopulenti
  • Riutilizzo delle terre da scavo
  • Sistemi costruttivi a secco

Una costruzione a basso impatto

Grazie all’implementazione della “tecnologia a secco” l’edificio del nuovo ospedale Neuromed è in grado di garantire altissime prestazioni ambientali, a partire dalla fase di costruzione, nella quale vengono impiegati materiali biocompatibili e in gran parte riciclabili. I consumi energetici sono fortemente ridotti, abbassando in questo modo le emissioni inquinanti e migliorando la qualità degli ambienti interni. In altre parole siamo di fronte a un edifico veramente ecosostenibile, dalle elevate prestazioni energetiche e che, rientrando nelle più alte classi energetiche (A e A+) permette un dimensionamento degli impianti molto diverso rispetto a quanto avviene con la tecnologia di costruzione tradizionale.

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Un utilizzo efficiente dell’energiatrigenerazione

Un discorso a parte merita la produzione e l’utilizzo dell’energia nella nuova struttura, dove il cuore del sistema sarà un impianto di trigenerazione. Tale impianto permetterà alla clinica di produrre autonomamente energia elettrica, energia termica ed energia frigorifera, utilizzando come alimentazione il gas metano. Il vantaggio sostanziale di questa tecnologia sta nel recuperare il calore generato dal ciclo di produzione dell’energia elettrica, che nei normali processi di generazione viene considerato come uno “scarto” e quindi viene dissipato nell’ambiente.

La produzione combinata di energia elettrica e termica permette invece un notevole aumento dell’efficienza globale della macchina, passando dal 30% – 40% della produzione tradizionale separata ad una efficienza di quasi l’85% in impianti cogenerativi.

I vantaggi legati a questo tipo di tecnologia sono basati proprio sul riutilizzo del calore generato dalla produzione di corrente elettrica. Per questo motivo il punto focale sul quale è stata concentrata l’attenzione durante la progettazione dell’impianto è rappresentato dai consumi termici. Infatti è sulla domanda di calore utile che è stata tarata la macchina, in maniera tale da assicurare una produzione che non necessiti di dissipazioni in ambiente esterno. Poiché si è riusciti ad ottenere un riutilizzo totale del calore, si può parlare di Trigenerazione ad alto rendimento, che, basata sul riutilizzo di un prodotto secondario di un processo di produzione, viene assimilata in termini di legge alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

L’impianto di trigenerazione è inoltre capace di trasformare il calore prodotto dal processo di generazione elettrica in energia frigorifera, utilizzabile quindi per il raffreddamento degli ambienti. In questo modo si ha un duplice vantaggio: da un lato si utilizza in maniera quasi costante durante l’anno il calore generato, dall’altro, nel periodo estivo, si abbattono i consumi di corrente elettrica legati all’utilizzo di condizionatori.